martedì 2 settembre 2008

QUARESMA: PEZZO PREGIATO PER IL PRIMO MERCATO DI RIPARAZIONE



CHI SE LO AGGIDICHERA'?

Ecco finalmente che il portoghese approda alla corte di Mourinho. Il nuovo giocatore dell'Inter, che ha firmato fino al 2013 e sarà presentato domani ad Appiano, promette numeri straordinari. A cominciare dal tiro a effetto conosciuto con il nome di trivela
LA TRIVELA - Il 24enne di padre gitano e madre angolana si è affermato per un repertorio di finte, dribbling e doppi passi che lo accomunano spaventosamente a Cristiano Ronaldo, con cui ha giocato nella stagione 2002-03 (non è un caso che entrambi, più Nani e Joao Moutinho, facciano tutti parte della stessa nidiata, sfornata in un triennio dal vivaio dello Sporting). Ma il colpo che negli ultimi due anni ne ha accresciuto più la fama è la trivela. Un tiro con effetto a uscire operato con l’esterno destro. Sarebbe riduttivo definirlo solo un colpo di esterno. Spettacolare non solo per l’esecuzione e per la parabola innaturale fatta compiere dal pallone, ma anche perché Quaresma lo applica spesso dopo aver effettuato un dribbling a rientrare, nascondendo il pallone all’avversario, o addirittura rilasciando la botta di prima su passaggio di un compagno. Sia in corsa, che dal posto,
TRES DEDOS - Quaresma riesce a liberare tutta la potenza del gambone. Alza moltissimo l’arto, fino a portarlo quasi ad angolo retto con l’addome per imprimere il massimo della forza; la palla non finisce in tribuna perché la forza è calibrata dal piede, completamente piegato verso l’interno, che tocca il pallone con l’esterno ma nella posizione in cui di solito colpisce il collo destro. Non è una completa invenzione. Prima di Quaresma, il serbo Drulovic, nel Benfica e proprio al Porto, spesso utilizzava un colpo simile per servire assist. E ancora prima, uno dei quattro mitici numeri 10 del Brasile 1970, Roberto Rivelino, esplodeva una giocata accomunabile. Non a caso era ribattezzato três dedos, tre dita, a indicare le dita esterne del piede con cui colpiva il pallone. Altri brasiliani, prima Branco poi Roberto Carlos, calciavano in maniera simile le punizioni da lunga distanza.
CHE NUMERI - Ma Quaresma è il primo ad utilizzare sistematicamente questo colpo, per concludere o per servire il gol, e in uno stile purissimo. Se ne va dal Portogallo per la seconda volta, dopo l’annata disgraziata nel primissimo scalcinato Barcellona di Rijkaard a 19 anni, da cui venne via in tempo per vincere la coppa Intercontinentale al Porto post-Mourinho, realizzando anche uno dei rigori nella serie contro l’Once Caldas. Tra le centinaia di giocate, due ricordi su tutti rimangono negli occhi degli appassionati portoghesi: la spettacolare traversa colpita in corsa contro il Chelsea di Mourinho, negli ottavi di finale di Champions di due anni fa, con l’Estadio do Dragao a un passo dal delirio (minuto 1.17 del filmato su Gazzetta Tv); e l’incredibile gol al Belgio nelle qualificazioni agli Europei, forse il più bel gol di Quaresma in assoluto (minuto 2.01).

1 commento:

Favaz ha detto...

Sara' un'asta da ricordare....